Il Non ti scordar di me di Giorgio Piccaia
Giorgio Piccaia in questo trittico manovra, con la sua consueta abilità, tre concetti di grande importanza: i fiori, la patria e la successione aurea. Il contesto è, ovviamente, simbolico. Il myosotis è il fiore della speranza e del ricordo. I suoi colori rimandano al tricolore e alla patria mentre la successione aurea di Fibonacci (a cui Piccaia fa riferimento) è l’immagine della perfetta armonia. Si potrebbe leggere il trittico, partendo dalla successione aurea, come un crittogramma in cui l’armonia della patria è come un fiore che orna, abbellisce e profuma. Ma si potrebbe leggerlo anche, a mò di palindromo, come un fiore che nella patria trova l’espressione armonica di un comune sentire. Oppure si potrebbe – partendo dalla patria – pensare che il concetto di patria, espresso dal tricolore, altro non sia che l’armonia dei suoi figli che sono i fiori del meraviglioso giardino del futuro: i fiori della speranza. Ogni lettura è diversa ma univoco è il significato. Giorgio Piccaia – come il mago Prospero della Tempesta di Shakespeare – ci evoca un sogno che deve diventare realtà nel nome del ricordo di chi ha voluto questa Italia Una, Grande e Unita e nel nome della speranza di continuare su questa strada.
Claudio Bonvecchio, filosofo
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