NEOSPAZIALISMO NUMERICO, Florin Codre, Rosa Mundi, Giorgio Piccaia
A Venezia, tre artisti raccontano l’infinito tra arte, scienza e materia
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Presentazione della mostra con Melania Rocca, Claudia Cazzaniga, Giorgio Piccaia, Rosa Mundi e Francesco Donà dalle Rose |
Nel cuore di Venezia, tra le pareti intrise di storia del Palazzo Donà dalle Rose, si apre un dialogo profondo tra arte e cosmo. Dal 26 settembre al 12 ottobre 2025, la mostra “Neospazialismo Numerico” riunisce tre artisti di respiro internazionale: Florin Codre, Rosa Mundi e Giorgio Piccaia. Curata da Melania Rocca e Chiara Modica Donà dalle Rose, l’esposizione si inserisce nel programma della rassegna letteraria Un Marea di Libri, in un connubio affascinante tra parola e visione.
L’universo tra materia e astrazione
Il progetto espositivo si fonda su una riflessione trasversale e contemporanea: quella del rapporto tra essere umano e universo, mediato dalla materia, dai numeri e dalla spiritualità. Le opere in mostra non si limitano a occupare lo spazio, ma lo interpretano, lo interrogano, lo trasformano in un campo percettivo e concettuale.
Florin Codre, artista rumeno ottantenne trapiantato in Normandia, porta a Venezia la sua visione scultorea del mondo. Le sue opere in legno, marmo e bronzo, ispirate alla geometria naturale degli alveari, richiamano la complessità matematica e l’armonia del mondo naturale. Nei suoi lavori si percepisce l’influenza dell’architettura fluida di Frank Gehry e Zaha Hadid, ma anche la sensibilità del cavaliere-artista che vive in simbiosi con i propri animali.
Rosa Mundi, fondatrice del movimento Neospazialista nel 1993, propone sfere armillari che sembrano provenire da un altro tempo: realizzate con materiali storici e riciclati, tra cui legno di botti antiche, vetro, marmo, plastica marina e ferro, evocano la tradizione umanista e il desiderio di conoscenza dell’epoca medievale. Le sue opere sono ponti tra arte e alchimia, tra scultura e pittura, tra passato e futuro.
Giorgio Piccaia, artista eclettico e spirituale, si muove nel territorio della matematica visiva. Le sue tele e installazioni si nutrono della sequenza di Fibonacci, trasformando i numeri in un linguaggio pittorico carico di simbolismo. Per Piccaia, l’arte è una forma di meditazione, una porta che si apre sul ritmo segreto dell’universo.
Il Neospazialismo Numerico: una filosofia dell’arte
Il titolo della mostra, Neospazialismo Numerico, allude a un’estetica che non è solo visiva, ma anche mentale e percettiva. Qui lo spazio non è vuoto da riempire, ma campo energetico, luogo di esplorazione filosofica. I numeri non sono semplici strumenti di calcolo, ma entità vive, archetipi universali che governano la forma, il tempo, il divenire.
In un’epoca in cui l’arte è spesso autoreferenziale o piegata al mercato, questa mostra si distingue per la sua visione ampia e colta, capace di coniugare poesia e scienza, materia e metafisica, gesto e pensiero.
Un dialogo con la storia e con il Mediterraneo
Ad accogliere questa riflessione visiva è il Palazzo Donà dalle Rose, uno degli edifici storici più suggestivi di Venezia. Qui, tra affreschi, lapidi e memorie della Battaglia di Lepanto, si avverte il peso della storia europea e mediterranea. Le opere contemporanee entrano in relazione con questo contesto, come voci nuove in un coro antico, risvegliando domande sopite sul destino dell’uomo e del suo universo interiore.
“Neospazialismo Numerico”
Palazzo Donà dalle Rose, Cannaregio 5101 e 5038 – Venezia
26 settembre – 12 ottobre 2025
Orari: 11:00–13:00 | 16:00–18:00
Ingresso libero
Info: whatsapp +39 335 7407665
fondazionedonadallerose@gmail.com | rosa@rosamundivisualart.com
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Giorgio Piccaia e il compositore Riccardo Sinigaglia |
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